Ho letto alcune repliche alle mie considerazioni sul “troppo turismo”. Condivido in buona parte. Devo dire che, per certi aspetti, sono le mie stesse opinioni, che avevo indicato dicendo “i vari servizi pubblici non sempre funzionano come dovrebbero”.
Tutte le problematicità indicate, che sarebbero in antitesi totale con il “troppo turismo”, esistono, sono reali e vanno affrontate cercando di eliminarle o, perlomeno, cercando di diminuirne la portata negativa. Quello però che deve essere sottolineato è che le criticità esistenti non possono essere viste come motivi per combattere il movimento turistico, che non esiste solo all'Elba ma in tutta Italia. Anzi in tutto il mondo. Quanto sono quelli che, ogni anno, vanno a fare il bagno in Spagna o in Grecia? E quanti lavorano all' Elba e in tutta Italia, nel settore?
Ho letto: “il turismo porta lavoro solo ad alcuni e per pochi mesi”. Non condivido questa stringata opinione, perché in tutta Italia sono centinaia i siti turistici e di lavoro ne danno tanto.
I dati indicano, per restare all'Elba, il numero degli alberghi e quanti sono quelli che lavorano negli alberghi e nel settore della ristorazione. Tutti ne siamo a conoscenza. Ma c'è anche tanto lavoro indotto, nei settori più svariati e non possiamo farne a meno.
Dico queste cose come aspetti della realtà che ha vantaggi poiché procura un guadagno mensile più o meno alto. E' ben detto che “il lavoro stagionale non dà stabilità alle famiglie, non ci fai un mutuo, non ci programmi il futuro, non ci cresci i figli”. Vero, anzi verissimo. Ma nessuno che fa un lavoro stagionale, è obbligato a farlo per tutta la vita. C'è gente che, poi, trova un lavoro fisso, come c'è chi ”si contenta” perché, magari, ha altri redditi, c'è chi durante l'inverno ha altre attività e c'è chi – magari da giovani, senza figli- va, dopo la stagione all'Elba, a lavorare da altri parti. Ma vedo, ad esempio, qui all'isola, schiere di ragazzini che l'inverno vanno a scuola e che, durante l'estate, lavorano in vari negozi e supermercati guadagnando qualcosa, senza grandi spostamenti per andare al lavoro e quindi, anche con un po' di tempo libero per passarlo con gli amici.
Le problematiche indicate devono essere il parametro di riferimento per cui giudicare i Comuni, la Regione, Governo e Parlamento e mettiamoci anche un po' d'Europa. Ma sono gli Enti locali, principalmente, quelli che devono essere stimolati ed invitati a perseguire l interesse pubblico. Costruendo parcheggi, aumentando gli spazi pedonali, controllando il traffico veicolare, pungolando la Regione perché i servizi sanitari siano all'altezza, etc. Le varie minoranze consiliari criticano in genere chi comanda, cerchiamo di fare in modo che il contrasto avvenga in buona parte su questi settori essenziali, alfine della loro soluzione.
Guido Retali






