“La vostra mozione uno strumentale tranello mediatico. I fatti parlano chiari: sull’Elba la Regione ha cambiato passo”
FIRENZE 20.04.16 - « Solo un osservatore in malafede o molto poco attento può pensare che il gruppo del PD, il governo regionale ed il sottoscritto, come rappresentante del territorio in Consiglio, intendano penalizzare il presidio e il sistema socio-sanitario elbano che, al contrario, come è noto, è oggetto di attenzione continua. Cosa peraltro già dimostrata negli atti legislativi, con la scelta della zona-distretto autonoma dell'Elba (unica zona della Regione sottratta alla riforma delle zone) e che presto lo sarà anche negli atti di programmazione. È evidente che il passo nuovo impresso dalla Regione sull’Isola, sia in termini di presenza sul territorio che sui problemi della sanità, dei collegamenti marittimi ed aeroportuali, del turismo, della semplificazione istituzionale, dei beni culturali e ambientali metta in imbarazzo chi non vi era abituato e anche coloro che fondano il proprio profilo politico e civico su un presunto disinteresse dell’istituzione regionale verso il territorio».
Lo dice Gianni Anselmi, consigliere regionale Pd e presidente della II commissione, motivando il voto contrario della maggioranza a una mozione “palesemente strumentale” presentata dal M5S sull’ospedale di Porteferraio.
Anselmi spiega “a beneficio soprattutto dei cittadini caduti in buona fede in quello che appare un elementare tranello mediatico, esercizio nel quale i colleghi pentastellati sono inutilmente esperti” le motivazioni del voto del Pd.
«Stare dalla parte dell'Elba – dice Anselmi – non significa civettare con il disagio da posizioni di minoranza, che notoriamente esonerano da assunzioni di responsabilità, proponendo soluzioni oniriche e piantando bandierine ideologiche. E neanche solleticare strumentalmente istinti di rivendicazione oggettivamente non assecondabili. Questo non è difendere e supportare l'Elba, è usarla. L'ospedale di Portoferraio non deve corrispondere ad aride classificazioni di legge che non rispondono di per sé ai bisogni effettivi ma piuttosto deve essere posto nella condizione di aderire in modo appropriato ai bisogni della popolazione residente, di reagire adeguatamente alle pressioni stagionali e di avere dotazioni strumentali e umane conformi alla specificità insulare soprattutto nel settore dell’emergenza-urgenza. Serve un ospedale pensato per l'Elba, non una classificazione tecnica con i correlati limiti definiti dalla legge. Per garantire adeguati standard di sicurezza per tutto l'anno e dunque contenere i trasferimenti in continente – prosegue Anselmi – l’area chirurgico-ortopedica abbisogna di professionalità che si misurino costantemente con volumi di attività che siano in grado di conservarne le manualità e le capacità di intervento per i livelli di complessità che si ritengono adeguate al presidio. Per fare tutto ciò e il resto che serve, può darsi che anche la definizione di “ospedale di base in deroga e a prestazioni chirurgiche ridotte”, così come definito dal decreto Balduzzi ed evocato dal collega fiorentino del M5S che ha parlato in aula, rappresenti un limite. Con l'assessorato regionale – ricorda Anselmi – stiamo lavorando, come d’accordo con la conferenza dei sindaci elbani, per risolvere il problema della continuità della presenza degli infermieri sull’isola: nei nuovi concorsi per le assunzioni, infatti, sarà inserito l’obbligo di accettare la destinazione e la permanenza almeno triennale. È inoltre in corso un lavoro per potenziare le attività di pediatria soprattutto durante la stagione estiva. Presto la direzione generale, che mi risulta in sintonia operativa la conferenza dei sindaci, preciserà meglio in atti ufficiali i contenuti della programmazione in termini di servizi, investimenti e organici. Questo conta, lavorare e progettare i servizi ed è quello che faremo con l'approccio e gli strumenti propri di chi è chiamato a governare.
Schiamazzare per un titolo sulla stampa e qualche misero like sui social network – conclude Anselmi - non risolverà un solo problema ai cittadini dell’Elba».