La critica di Blu Navy che abbiamo letto sulla stampa (“lo scorso inverno l’Autorità Portuale ci ha lasciato poche corse e abbiamo rimesso un sacco di soldi”) è a dir poco sorprendente.
Se
Quindi è la compagnia stessa che ha voluto limitare il proprio impegno invernale peraltro interrompendo recentemente il servizio alle soglie dell’autunno e creando ingenti disagi a cui gli enti preposti e altri operatori hanno cercato in qualche modo di sopperire.
E’ proprio il comportamento della compagnia che contraddice il Consigliere di Amministrazione che è intervenuto con incredibili affermazioni.
Se poi Blu Navy intendeva dire – ma non ha detto – che ha avuto poche corse d’estate, anche qui deve fare “mea culpa” poiché in piena procedura per il rilascio dell’autorizzazione 2012 (e dopo aver comunicato la disponibilità) ha ceduto
E comunque ha ottenuto slot funzionali alle capacità operative di una nave in un giorno e rispondenti alle stesse indicazioni della l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, quale posizione efficiente e sostenibile. Quale è allora la verità?
La verità è che con il caso di Blu Navy siamo di fronte ad un caso tipico di “fallimento del mercato”, dove l’inadeguatezza della strategia commerciale di una società ed i meccanismi competitivi hanno prodotto come esito una grave ripercussione sul servizio di trasporto, la cui natura è certamente quella di servizio di interesse generale.
L’impostazione pienamente concorrenziale del mercato ha fallito poiché ha prodotto notevoli inefficienze nell’effettuazione del servizio agli utenti producendo un forte impoverimento dei servizi annuali ed una corrispondente concentrazione sul periodo estivo, una tendenza destinata ad acuirsi ulteriormente nel tempo e tale da produrre la rarefazione dei servizi invernali, svolti in ultima istanza solo dal soggetto gravato da oneri di servizio pubblico.
Una situazione inaccettabile per gli utenti e per le istituzioni che si sono espresse nell’Osservatorio.
E’ per questo che l’Autorità Portuale ha prorogato i termini per la presentazione dei progetti di servizi di linea per l’anno 2013 da parte delle compagnie ed ha chiesto un incontro all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato con l’obiettivo di introdurre meccanismi di regolazione tendenti a far coincidere convenienza privata e convenienza collettiva ed in questo quadro rimettere a disposizione le (pubbliche) infrastrutture portuali.
Dr.