Si pensa sempre che l’Inghilterra, forte di una pioggerella fine e costante, per non dire di acquazzoni primaverili e estivi travolgenti, abbia sviluppato una abilità fantastica nella progettazione e cura del verde pubblico e privato, ineguagliabile al mondo.
Ebbene si, è vero. Innegabile non solo la competenza ma anche il buon gusto e la varietà delle proposte nei bellissimi parchi, spazi pubblici grandi, piccoli, microscopici o enormi. Ogni luogo è reso speciale, e una portoferraiese in vacanza non può che passeggiare a bocca aperta sotto alberi giganteschi ed eleganti o accanto a siepi magistralmente inserite o lungo bordure coloratissime e fantasiose.
All’inizio si può esserne anche sopraffatti, è innegabile. Però, dopo l’iniziale meraviglia, uno si riprende e comincia a rendersi conto che qualcosa non torna. Ma insomma, piano piano si riconoscono le piante scelte: è mai possibile che tante siano uguali alle nostre, quelle dei nostri giardini e dei nostri spazi pubblici? Ah, cominciamo a riconoscere i platani! anche in piazza della Repubblica a Portoferraio o in viale Italia a Porto Azzurro ce li abbiamo i platani! Brrrr… ma allora perché quelli in Inghilterra sono meravigliosi, frondosi, dai flessuosi lunghi rami che arrivano fino a terra e svettano alti in cielo, e i nostri poveracci sono mezzo malaticci, potati, anzi, scapitozzati ogni anno e resi così tozzi e pieni di butti che sprizzano da ogni dove, base del tronco compresa?
Nel parco St James, in pieno centro cittadino, c’è una incantevole passeggiata in memoria di Lady Diana, segnalata con tanto di borchie di ottone per terra. Mi giro e che vedo? Un prato di margherite bianche, come quelle che aveva la mia nonna Angela nel suo giardino a Carpani. Avvicinandomi meglio, qualche lunghissima e variegata bordura comincia proprio con … la salvia, come la mia! e le verbena, in vendita in tutti i vivai elbani! tutte fiorite di piccoli fiori viola e rosa. E continuando proprio davanti a Buckingham Palace, le decorazioni delle lunghe aiuole intorno alla piazza, accanto a rossissimi gerani, sono contornate dalla santolina! Ma come? Non vive sulle nostre spiagge? E da noi chi la pianta?
A un certo punto vedo tanti uccellini intorno a un gruppo di alberi medio-grandi, in una radura amabilmente inserita vicino a un laghetto. Mi incuriosisco per dei puntini rossi che intravedo numerosi. Ma sono ciliegie amarasche! E allora, anche nel giardino dell’hotel Fabricia ci sono delle piante storiche di ciliegie amarasche! Ma allora perché nessuno pensa di riproporle anche nei nostri giardini?
I nostri giardini? Quali?
Cecilia Pacini







