Essere, o non essere, questo è il dilemma: se sia più nobile soffrire i colpi degli imbrattatori abusivi, contrastarli, porre loro fine? Rimuovere i cartelli abusivi… nient’altro, e porre fine al rischio di rivalsa dell’automobilista incidentato distratto dai cartelli pubblicitari abusivi: è una conclusione da desiderarsi devotamente.
(parafrasi dal monologo di Shakespeare dall'Amleto)
https://www.shakespeareinitaly.it/essereononessere.html
Paolo Gasparri
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Un ufficio del MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI scrive ad un Sindaco che “(...) è stata rilevata la presenza di cartelli pubblicitari all'interno di alcune rotatorie stradali.
Si rammenta al riguardo che l'installazione di tale cartellonistica non è consentita ai sensi degli art. 23 comma 1 del D.Lgs 285/92. Inoltre in base al combinato disposto dei commi 3 e 4 dell'ari. 51 D.P.R. 495/1992 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada) è espressamente vietata la collocazione di cartelli, delle insegne di esercizio e degli altri mezzi pubblicitari, in corrispondenza di intersezioni (e le rotatorie sono intersezioni a raso), anche se le medesime si trovano all'interno di centri abitati.
Vale evidenziare al riguardo che la presenza di cartelli pubblicitari collocati in corrispondenza o nell'immediata prossimità delle intersezioni, potendo generare motivi di distrazione, costituisce immediato pericolo per la sicurezza della circolazione stradale.
Per quanto precede, qualora codesta amministrazione avesse autorizzato anche con contratti di sponsorizzazione la posa di cartelli pubblicitari all'interno delle rotatorie stradali, dovrà procedere all'immediata rimozione degli stessi (...)”.
http://www.mit.gov.it/mit/mop_all.php?p_id=16068






