E’ una cosa senza precedenti, inaccettabile e punitiva. Perché? Un’intera giornata dedicata a cercare di capire cosa accadeva, a rispondere a decine di ristoratori disperati rimasti con il fiato sospeso – dichiara Alessandro Ciapini direttore della Confesercenti provinciale di Livorno.
I numeri sono da zona gialla, gli investimenti fatti sulla Sanità dalla Toscana delle ultime 2/3 settimane ci avevano fatto sperare tutti.
Ma visto che il dpcm lo permette, visto che i numeri sono a nostro favore, visto che ci sono tutte le condizioni per permettere alle 19 mila imprese della ristorazione e dei pubblici esercizi della Toscana di lavorare in sicurezza si continua questo accanimento. Perché?
E’ uno schiaffo in faccia agli imprenditori della ristorazione e dei pubblici esercizi che hanno investito in sicurezza e dimezzato il loro posti a sedere: una frattura difficile da sanare prosegue il direttore.
Oggi, queste imprese, sono schiacciate non solo dal Covid-19, ma dall’incapacità di questo governo che non riesce a far rispettare due regole sensate e che si accanisce su una categoria in maniera del tutto infondata.
Chiediamo immediatamente alla Regione un tavolo di emergenza per capire cosa fare subito per queste imprese e per permettergli di lavorare anche contro le volontà incomprensibili di numeri, codici, rapporti, algoritmi. E’ una cosa inaccettabile e un gigantesco alibi.
Qualcuno ci spieghi il perché e ci metta la faccia – conclude Ciapini – e questa volta non ci pagate con la solita litania … che i dati, che il comitato, che il ministero… Vogliamo sapere perché.






