L'ex-Sindaco di Capoliveri ci scrive:
Oggi vi invio un nuovo comunicato che come ormai d'uso sarà censurato.
Però dovreste vergognarvene almeno un pò.
Ho letto con attenzione l'ennesimo comunicato stampa del comune e riguardante le Controdeduzioni al procedimento di Vas.
Niente di nuovo sotto il sole: parole, parole, solo parole.
Al di là del comunicato stampa ho letto con attenzione anche le controdeduzioni inviate alla regione da parte del Comune in data 16 dicembre u.s. (pubblicate sul sito della Regione) che nulla dicono e nulla aggiungono a quanto già espresso dal sindaco Gelsi a luglio 2020.
Nessuna novità rispetto a quanto già comunicato dall'amministrazione Gelsi con il "Contributo parere" del 6 luglio 2020.
Ma queste però sono solo scartoffie tecniche in cui il Comune sarà sicuramente soccombente.
Purtroppo, anche se spesso inascoltato, ho sempre detto anche ai miei concittadini, che la legge è dalla parte della Regione che può fare quello che finora ha fatto: decidere sopra la testa del Comune di Capoliveri.
Noi abbiamo provato a scardinare la decisione politica della regione di realizzare il dissalatore, ma senza alcun successo dato che politicamente rappresentavamo il centro destra e quindi una parte avversa politicamente forte sul territorio che sicuramente avrebbe dato fastidio in vista di qualsiasi elezione, non solo comunale ma anche di livello superiore.
E da lì è nata la lista "No al dissalatore" per cercare di mandare a casa il sottoscritto, cosa poi puntualmente avvenuta con un accordo tra destra affaristica e sinistra vogliosa di rivincite.
L'amministrazione Gelsi aspettava il cambio politico in Regione, sia totale, con il centrodestra al potere, sia parziale con un nuovo presidente e nuovi assessori di sinistra, ma ci hanno cacciati prima che questo avvenisse. Ricordo che le elezioni dovevano esserci a maggio e che causa covid sono state spostate a fine settembre.
Se, come sono certo, l'amministrazione Montagna non l'ha capito, l'unico snodo che può bloccare la realizzazione del dissalatore è politico.
E allora mi domando, questa amministrazione, quante riunioni e incontri ha richiesto e fatto con il Presidente Giani e con l'Assessore all'ambiente, sempre che ne conoscano il nome?
La destra affaristica di Capoliveri, in campagna elettorale, ha fatto foto e sostenuto la candidatura di Landi: perchè non hanno chiesto a quest'ultimo di fare un interrogazione sul dissalatore, dato che un giorno si ed uno no fa interrogazioni sugli argomenti più disparati. E perchè l'altra faccia della maggioranza, la sinistra di governo regionale, nulla fa a livello politico sul dissalatore?
La risposta è che del dissalatore non interessa nulla a nessuno tra questa accozzaglia di amministratori: l'importante, per alcuni, è aver messo le mani su Capoliveri.
Cari capoliveresi, io rispetto il vostro voto, ma voi però fatevene una ragione.
Ruggero Barbetti
Caro Ruggero
come vedi quando esprimi opinioni (discutibili come quelle di ciascuno di noi ma legittime), non vai incontro a quelle che definisci "censure".
Quando usi il linguaggio come una clava e fai affermazioni spericolate, che potrebbero chiamare, chi ti pubblica, a risponderne nelle competenti sedi, è normale che la prudenza (e la necessità di riportare fatti che siano realmente acclarati) dettino tagli parziali o totali di quanto invii.
Chiarisco pure che un trattamento similare è applicato a tutti gli elaborati che giungono (da qualsiasi parte) in redazione.
Sai anche benissimo che io non ho preoccupazioni di "disturbare il manovratore": non sto né dalla parte tua, né da quella di Montagna (figuratevi che sono personalmente perfino favorevole alla dissalazione e mi importa poco di essere in minoranza), ma ho pubblicato (e continuerò a farlo) qualsiasi cosa di pubblicabile mi provenga da entrambi i fronti l'un contro l'altro armati.
Una cosa però tengo ad affermare: sono uno dei più anziani giornalisti in servizio permanente effettivo, e sicuramente quello di più lungo corso nella direzione di organi d'informazione, conosco quindi quasi tutti coloro che fanno informazione su questo territorio: la stragrande parte di loro sono persone rispettabili sia sotto un profilo umano che professionale, e non hanno niente di cui vergognarsi.
Caro Ruggero, così come ti ho dato atto, in un tempo lontano, di essere stato il primo (tra i pochi) ad esprimermi solidarietà, in un passaggio difficile della mia vita professionale, ti dico sul muso che non ci sto a passare per reticente o peggio per "trombettiere" di chicchessia, e non tollero neppure che generici similari giudizi vengano espressi sui miei colleghi.
Ciò detto ti saluto
Sergio Rossi






