L'intero territorio elbano sarà area non vocata al cinghiale.
E' quanto, all'unanimità, ha deciso di chiedere alla Regione la Comunità del Parco, riunita oggi per esaminare e approvare un documento sull'emergenza ungulati all'Elba.
La Comunità chiede anche di concordare con i Comuni e l'Ente Parco le azioni di contenimento e di mettere a disposizione le risorse economiche e tecniche per l'attuazione degli interventi.
Nel corso della riunione, qualcuno ha comunque sottolineato che questo è il primo passo, condiviso da tutti, ma insufficiente e che l'obiettivo al quale bisogna tendere è l'eradicazione.
Ora la palla passa alla Regione che dovrà revisionare il Piano faunistico-venatorio. E se si andrà in questa direzione, sarà gestito il contenimento degli ungulati con l'azione della polizia provinciale, del parco e dei cacciatori per tutto l'anno.
Nota a margine. Qualcuno si è chiesto come sarà possibile la gestione del contenimento nel periodo estivo. Si è accennato anche ad un possibile incremento del turismo venatorio in bassa stagione. Alla riunione erano presenti tutti i Comuni elbani, tranne Porto Azzurro che ha delegato Capoliveri.
Nunzio Marotti







