Pare che ci avevamo azzeccato. La realizzazione delle dozzinali villette al Colle delle Vacche sulla stupenda prospettiva del golfo laconese, nel territorio del Comune di Capoliveri, era strettamente legata alla realizzazione del canile comprensoriale. La variante urbanistica predisposta dalla precedente amministrazione capoliverese avrebbe contemplato le due operazioni.
Sfumata per l'ennesima volta la realizzazione del canile che vede le amministrazioni elbane (tutte, da oltre un decennio) inadempienti rispetto ai dettami della legge, le villette sono invece sorte.
Tutto regolare? Sembrerebbe di no. Lo stesso costruttore, contattando Legambiente, ha ammesso di aver già ricevuto una visita delle Forze dell'Ordine ed è certo che anche il Comune di Capoliveri abbia attivato i propri Agenti di Polizia per una verifica sul posto della regolarità dei lavori eseguiti in rapporto alle concessioni a suo tempo rilasciate.
Indipendentemente dall'evolversi della vicenda resta comunque l'amaro in bocca di dover constatare che evidentemente il destino dei randagi è stato usato come merce di scambio e con la finale beffa che il compromesso non è stato poi onorato dalla parte del "soggetto contraente" più debole, i cani appunto che restano ancora privi della pubblica casa che spetterebbe loro.

Dopo la denuncia di Legambiente, sopralluoghi al Colle delle Vacche anche della Polizia Comunale.





