Nella nostra bellissima Isola d’Elba tutto sembra procedere – così ci assicurano – nel migliore dei modi possibili e forse questo dovrebbe tranquillizzarci. Sì, se solo fossimo stati noi – i cittadini elbani – ad avere fatto questa valutazione. Molte volte la realtà e la verità sono complesse, opache, sofisticate per non dire alterate, imbellettate ad arte.
Vogliamo guardare in faccia questa realtà e verità?
Dopo quanto abbiamo accettato in rigore e austerità, il confinamento dovuto alla pandemia, il razionamento delle risorse pubbliche, la crisi energetica, l’alta inflazione, il cambiamento climatico e un maggiore inquinamento, le guerre, le migrazioni epocali, l’emarginazione economica, forse la precarietà e la povertà stanno minacciando gli elbani e nessuno ne è immune se non pochi privilegiati.
In tale contesto di crisi e stravolgimenti, una parte sempre maggiore dei cittadini non si riconosce nell’élite e non crede più alle parole degli esperti, dei media e dei politici. In ciò la distrazione di massa, la manipolazione e poi la creazione della paura, la sorveglianza e il controllo si sono ingigantiti forse complice la tecnologia e ultimamente l’Intelligenza Artificiale.
Questo inquietante quadro generale si riflette anche nell’amministrazione locale e ci stiamo avviando verso le elezioni in diversi comuni elbani. Una occasione dove si sente maggiormente una forte esigenza di rinnovare il modo di fare politica e di affrontare i problemi per dare risposte e cercare di risolvere con nuove visioni le esigenze e le sfide dei cittadini elbani. Tutto ciò impone un cambiamento di paradigma politico, ma non solo.
Tuttavia, le soluzioni devono partire dalla gente e per questo occorre una classe politica attenta che si impegni a lavorare a favore della comunità. Il momento è questo all’Isola d’Elba e responsabilmente la politica vuole dare l’esempio mettendosi in prima fila nel rinnovamento in corso. Solo con la partecipazione dei cittadini possiamo fare crescere la comunità elbana. Tra i doveri di tutti noi c’è quello di andare a votare, e per noi elbani un obbligo morale per rendere più forte e resiliente il nostro meraviglioso scoglio.
Enzo Sossi






