Ora Nocentini lancia De Santi come nuovo Presidente PNAT. Evidentemente come vicesindaco non gli serve a molto, visto che le due cariche sono incompatibili.
E, come Ruggero quando difende la candidatura del raccomandato sindaco di Terricciola, le motivazioni sono sostanzialmente le stesse: il Presidente deve essere uomo di partito - inteso come fratello italico - e la sua funzione è farsi dare quanti più quattrini possibile dal governo amico. Se poi non ha la benché minima conoscenza in ambito naturalistico, ambientale o conservazionistico, #importasega.
A molti di voi sembrerà una minchiata - anche perché poi magari i governi cambiano, e gli amici diventano nemici - eppure è esattamente quello che la legge sui Parchi prevede.
Lo prevedeva la 394, lo prevede la recente riforma: io sono il ministro, io metto #chiccazzomipare. Basta che abbia fatto l'amministratore o il dirigente, pubblico o privato.
Quindi scordatevi un Presidente competente e "del territorio" (come potrebbe essere il Prof. Foresi), ed aspettatevi un qualunque #cuginodi.
La #bottadiculo di aver avuto un Sammuri che di fatto sintetizzava il meglio delle caratteristiche possibili (competenza ambientale e biologica indubbia, conoscenza dei meccanismi burocratici, influenza "nell'ambiente", area politica dichiarata ma non troppo smaccata, ambito territoriale geograficamente perfetto... oltre a innegabili doti umane di relazione sia con il territorio - amministrazioni e cittadini - che con i piani alti, a qualunque livello) è finita.
Facciamocene una ragione, e speriamo nel #menopeggiopossibile.
Ps: quando poi uno dice che i Parchi sono carrozzoni basati su una legge #delcazzo, non gridate al #gorillaantiparco. Provate a cambiare la legge, magari iniziando con "il Presidente viene scelto in base alle sue comprovate conoscenze in campo ambientale, alla conoscenza del territorio e delle sue problematiche, alle capacità di mediazione e divulgazione scientifica...")
Yuri Tiberto






