Le stizzite dichiarazioni del sindaco Tiziano Nocentini sullo stato della Villa Romana delle Grotte e sul piano di riequilibrio finanziario si basano su evidenti mistificazioni e il solito e ormai stucchevole scaricabarile della responsabilità.
Ricordiamo allo smemorato Sindaco che negli ultimi anni, il sito è stato oggetto di una valorizzazione continua grazie a un’intesa fra diverse amministrazioni comunali, Fondazione Villa Romana delle Grotte e Cosimo de’ Medici.
Il Comune ha svolto un ruolo centrale e attivo, non marginale né occasionale. Dire oggi che “non c’è una convenzione” per giustificare la chiusura di un patrimonio storico così importante è una fuga dalle proprie responsabilità.
Le cose stanno in poco spazio: quel sito era stato gestito e valorizzato, oggi è chiuso e abbandonato.
La tutela del patrimonio non si invoca a convenienza, si pratica con coerenza e continuità anche con le precedenti amministrazioni, e non ci impressionano certo le minacce velate nella chiosa del comunicato. Ci preoccupa invece che così si sminuisca il grande e prezioso lavoro di chi, in questi anni, era riuscito a riportare la Villa Romana delle Grotte all’attenzione di turisti, cittadini e studiosi.
Fino al maggio 2024 Portoferraio è stata protagonista di un sistema culturale integrato, costruito con fatica e visione. Oggi è evidente a tutti l’assenza di un progetto, la mancanza di programmazione, il disinteresse per le collaborazioni. E i risultati si vedono: si è perso il controllo di SMART, non c’è nessuna valorizzazione e promozione dei siti culturali recuperati, eventi assenti, fondazioni isolate.
La Fondazione Villa Romana delle Grotte ha sempre collaborato con spirito costruttivo. Se oggi giustamente si lamenta è perché la collaborazione non può essere unilaterale né sottoposta a delegittimazione pubblica. Il rispetto si guadagna con i fatti, non con le parole di circostanza.
Per quanto riguarda la tela di Penelope della situazione finanziaria del Comune, ricordiamo al Sindaco che il Piano di riequilibrio non è un’eredità, è un obbligo imposto da un percorso avviato a seguito di rilievi precisi della Corte dei Conti. Si tratta di un obbligo normativo, non di una facoltà. Continuare a presentarlo come un’eredità negativa è fuorviante.
Credere che Sinistra Italiana sia legata a una esperienza amministrativa che riteniamo superata e da superare con una nuova unità progressista, è un abbaglio politico di una giunta che sembra non avere contezza delle nuove dinamiche che essa stessa ha innescato con la sua manifesta inefficienza e con un isolamento evidente anche rispetto alle forze politiche che dovrebbero sostenerla e, ancor più, dai cittadini.
L’aver cercato di per mesi di minimizzare la questione, salvo poi ammettere oggi – nero su bianco – la gravità della situazione e proseguire pedissequamente il percorso avviato, salvo non raggiungere nemmeno un obiettivo del piano di riequilibrio per evidenti incapacità amministrative e politiche, è una situazione ormai evidente a tutti.
Nel tentativo di difendersi, il sindaco ha finito in realtà per ammettere che – dopo un anno di proclami e l’aver assicurato che avrebbe miracolosamente sistemato Portoferraio in quattro e quattr'otto – la situazione finanziaria impone un piano straordinario.
Un’ammissione tardiva che smentisce la narrazione costruita in campagna elettorale, quando ogni allarme veniva derubricato con un brindisi e un po’ di musica a “strumentalizzazione politica”.
Accusare gli avversari politici di avere “memoria corta” o “strategia della sinistra” (evidentemente la giunta Nocentini non ce l'ha la “strategia di destra”?) non è una risposta. È un modo per evitare di fare i conti con la realtà.
I Portoferraiesi che lo hanno votato si aspettavano concretezza e responsabilità, non vittimismo politico. Ed è chi governa a dover rendere conto di sempre più scarsi e confusionari atti.
La comoda scusa dei fantasmi del passato è ormai logora, soprattutto se la si usa con Sinistra Italiana che di quel passato non ha fatto parte.
L’attuale situazione è frutto di mancanza di visione, dell’incapacità di cambiare quel che non funzionava e di dare continuità a ciò che funzionava.
Oggi si conferma che c’è un problema finanziario serio, che il sistema culturale è allo sbando e che le energie più preziose del territorio vengono ignorate.
Basta scaricare responsabilità! È ora che l’amministrazione Nocentini dimostri che sa Amministrare. Ed è questo che sembra, gravemente, ogni giorno meno credibile.
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SINISTRA ITALIANA – AVS
Circolo P. Piscitello Isola d’Elba