Il governo Meloni condanna a morte interi territori del nostro Paese.
Oltre 1.500 comuni destinati a sparire, 5 milioni di persone che vivono nelle aree interne a cui verranno negati diritti e risorse.
Lo strumento di questo "killeraggio" è il “nuovo” Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne 2021/2027, scritto e prodotto nei nascosti antri di un ministero, senza alcuna trasparenza né confronto, come ben si addice ai colpi di mano.
È inaccettabile che il governo presenti come ineluttabile e necessaria quella che è una scelta politica precisa quanto scellerata: la riduzione di fondi per aree delle quali non si vuole riconoscere il valore e la necessità.
Sfugge, ad esempio, al governo Meloni che il cambiamento climatico porterà sempre più a una migrazione verticale della popolazione, dalle città infuocate verso le aree collinari e montane. Un fenomeno che, se regolamentato, potrebbe costituire un nuovo scenario di ripopolamento per le aree interne. Invece di prepararsi a questo, si chiudono le possibilità.
Le aree interne del nostro Paese non devono diventare luoghi fantasma, ma un’opportunità: spazi accessibili e vivibili per tantissimi giovani. Ma perché ciò accada, servono visione, amore, risorse.
Per questo ci batteremo in Parlamento contro queste scelte e chiederemo a tutti i Consigli comunali di respingere questo progetto cattivo e devastante. Sollecitiamo il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle a scendere in campo insieme: le aree interne – che costituiscono il 60% del Paese – non sono vuoti da riempire o da cancellare, ma comunità e territori preziosi.
Francesco Alemanni e Enrico Panini, responsabili nazionali Enti Locali #AlleanzaVerdiSinistra






