Queste mie dimissioni non vogliono essere una forma di protesta CONTRO qualcuno, bensì una constatazione dei fatti.
Un comitato cittadino, come quello che presiedo, è una entità che ha il suo valore, e quindi, la necessità di esistere, nella partecipazione dei cittadini stessi.
Altro valore, secondo me imprescindibile, sono i risultati ottenuti dal Comitato stesso.
Se vengono a mancare i presupposti per l'ottenimento dei risultati, è chiaro che si perde il senso dell'impegno dei pochi che, oltretutto, non hanno più neanche il vantaggio per cui il Comitato stesso era stato voluto, ovvero la rappresentanza e quindi, il potere contrattuale per interloquire con le istituzioni e con i media che, sappiamo tutti, non hanno considerazione per il singolo individuo se non in casi eccezionali.
È evidente che il comportamento inqualificabile delle istituzioni nei confronti del nostro Comitato è figlio del nostro "potere contrattuale" che evidentemente non abbiamo.
Il permettersi di non rispondere mai alle nostre legittime domande e richieste è anche l'evidenza della scarsa considerazione che la suddetta ha nei confronti di questa nostra, vostra istituzione, che è appunto il Comitato Noi di Rio.
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Massimo Gardelli






