Il Gruppo Consiliare e l'Associazione Bene Comune augurano a tutte le persone che vivono e lavorano a Portoferraio un anno il più possibile sereno.
Non sarà facile, per molte cittadine e cittadini, e neppure per la cura della città, stante i tagli previsti dal Governo nazionale per i piccoli Comuni, a cominciare da quello di 1.8 miliardi fino al 2037 al fondo per le piccole opere, essenziali ad esempio per manutenzioni stradali e scolastiche. In questa situazione diventa decisiva la qualità dell'azione amministrativa locale, sia sul versante della correttezza degli atti che del coinvolgimento dell'intero Consiglio Comunale (anche attraverso il confronto nelle Commissioni Consiliari) e della città sulle scelte da fare.
Nell'ultimo Consiglio comunale del 29 dicembre, ancora una volta, il contributo fattivo delle minoranze è stato o ignorato, come per l'interpellanza presentata a novembre e non inserita nell'ordine del giorno, di chiarimenti sulla tempistica di vendita del Coppedé, o liquidato con argomentazioni contraddittorie o insufficienti sui tre punti principali proposti al dibattito: la trasparenza sull'iter del nuovo Piano Strutturale con la possibilità di una nuova variante; la questione della vendita dell'ex ospedale in Via Hugo; la vicenda della antenna 5G prevista in Val Carene.
Sintetizzando:
1) abbiamo chiesto sia convocata al più presto la Commissione Consiliare Urbanistica per esaminare e discutere le nuove linee procedurali decise dalla Giunta in merito alle controdeduzioni che saranno date alle 150 osservazioni pervenute.
2) Abbiamo appreso in Consiglio la retromarcia della Giunta circa l'intenzione di vendere la metà dell'ex ospedale di V Hugo, inserito solo pochi mesi fa nel piano delle alienazioni approvato e per il quale avevamo proposto un raccordo con la Provincia di Livorno proprietaria dell'altra metà dell'immobile. A questo punto la Giunta dovrà chiarire come e perché si può fare a meno della somma prevista in Conto Capitale, dove si troveranno le risorse per renderlo utilizzabile e fruibile e come pensa di relazionarsi alla Provincia (o alla nuova proprietà, nel caso), che non potrà essere ignorata al momento del nuovo utilizzo e dei lavori previsti.
3) abbiamo evidenziato come il Comune si sia mosso in ritardo, privandosi della possibilità di esprimere un parere paesaggistico che avrebbe potuto aprire lo spazio di una trattativa. La lunga elencazione di norme autorizzative snocciolate dall' Assessore è sembrata una tacita e rassegnata accettazione dell'iter di posa del traliccio a forte emissione elettromagnetica (a norma solo perché alzata di recente per legge la soglia) in prossimità delle abitazioni. Abbiamo comunque auspicato un ruolo proattivo del Comune in sintonia con le preoccupazioni dei residenti della zona, che siano cioè fatte le più accurate verifiche circa la regolarità del cantiere e il rispetto dei progetti, verificando la praticabilità di una diversa posizione già individuata nella zona e a costo zero.
Come si vede, contributi concreti, nell'interesse pubblico e dello stesso Comune, quello che continueremo a fare nel prossimo anno.
Gruppo Consiliare Bene Comune
Associazione Bene Comune






