Sono stata per mesi in silenzio sull’argomento in attesa che si facesse chiarezza sulla strada del Piano e soprattutto si trovassero soluzioni con un lavoro ed un impiego di risorse adeguate all’importanza del problema.
Quella piaga del nostro territorio da ben due anni danneggia un paese sepolto nell’isolamento e nel silenzio di chi pare non saper reagire a quella che oggi senza dubbio è stata una grave sottovalutazione del problema.
Non oso pensare che cosa sarebbe successo questa volta senza quel sistema di monitoraggio che ha impedito gravi conseguenze delle quali non sarebbe rimasto che cercare inutili e tardive responsabilità.
Ebbene – se ci sono – queste devono emergere con chiarezza almeno per condurre ad una soluzione certa del problema e chiamare in causa chi ha contribuito con valutazioni quanto meno superficiali a modificare l’assetto idrogeologico della zona quale conseguenza di interventi sul bacino idrico che hanno sicuramente risposto ad altre priorità.
E’ il momento del senso di responsabilità prima del ricorso ad iniziative alle quali le istituzioni non dovrebbero essere costrette a ricorrere a tutela dei propri cittadini.
Paola Mancuso