L’attuale situazione dei servizi ai cittadini dell’Isola d’Elba suscita la convinzione della sottovalutazione da parte degli enti sovraordinati delle problematiche che caratterizzano la vita di una comunità insulare come la nostra, estesa su un territorio vasto e dislocata in molteplici realtà periferiche già di per sé penalizzate dalla loro distanza rispetto al capoluogo.
La gestione del porto è in crisi e sotto accusa. Non ha reso i risultati sperati e ha subito per di più il blitz della Guardia di finanza che vuol vedere chiaro sui suoi conti. La cordata di governance, nata due anni fa fra società continentali e marinesi con il sostegno del Comune, si è spezzata e dissolta per una serie di ragioni: guadagni e ormeggi sono stati inferiori alle aspettative e non solo per causa della crisi economica. Marciana Marina attrae per il suo fascino particolare, ma passano altrove le rotte preferite per la Corsica e le altre isole dell’arcipelago.
Dati i tempi l’interrogativo riguarda innanzitutto l’Europa di cui come dice Napolitano c’è oggi più bisogno. Ma perché in Europa le cose non restino affidate principalmente alle banche anche il nostro paese deve riuscire finalmente a varare strategie federaliste –come è stato detto- meno oscure e inconsistenti.
La spiaggia di Patresi oggi si è riempita di centinaia di disegni fatti da ragazzi da zero a novantanove anni. Questa presentazione è il risultato di due giorni di attività aperta a tutti: si è svolto un laboratorio grafico-pittorico presso il belvedere, localizzato nella baia di Patresi. L’idea era suggerita dal luogo stesso, gli strumenti utilizzati ricavati dal canneto del Gioviale di Patresi: come pennini le canne del fosso e l’inchiostro preparato con il mallo di noce
All'Isola d'Elba le miniere sono chiuse da trent'anni ma quei luoghi, occasionalmente calpestati oggi da turisti curiosi e da studiosi pensosi, riecheggiano ancora la tumultuosa vita d'un tempo: il fischio della sirena che scandiva le ore dei minatori e quelle degli abitanti dei paesi ferrigni; il boato della carica esplosiva; il rumore della tramoggia, del pattugliè e del lavaggino che ripulivano tutto con acqua di mare, separavano la terra dal ferro e i pezzi più grossi dal fine;
Si è conclusa al grido di “NASCERE, VIVERE E MORIRE ALL’ISOLA D’ELBA”ieri sera a Portoferraio una dignitosissima, tranquilla nei fatti –non certo negli animi di chi c’era- fiaccolata per ricordare a tutti i cittadini elbani, turisti presenti e attoniti, ma soprattutto ai nostri piramidali amministratori , che la salvaguardia della salute è un diritto sancito dalla Carta Costituzionale
ORSINI: UNA RISPOSTA A TIBERTO - Referendum sul comune unico: soddisfazione dalla CNA: Adesso occorre ultimare il progetto ed una nuova “coscienza amministrativa” - CONFINDUSTRIA: UN COMUNE UNICO PER MODERNIZZARE L'ELBA
Dopo le proteste dei cittadini di Marciana Marina, di Legambiente e dei partiti di opposizione, dopo la spiaggiata/manifestazione dell’8 luglio, dopo che la vicenda è finita sui giornali nazionali e locali, la recinzione che ha tentato di privatizzare circa la metà della magnifica spiaggia del Bagno, a Marciana Marina (Elba) è stata tolta definitivamente, dopo che era già arretrata sotto la pressione di cittadini e turisti che vantavano il diritto consuetudinario su una spiaggia da sempre al servizio della vecchia tonnara, dei pescatori locali e poi dei bagnanti.
La spiaggia torna libera per decisione dei proprietari della tonnara “Per evitare problemi al sindaco ed ai consiglieri comunali”
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n. 11 del 08.10.2002
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