Cancello chiuso con lucchetto, nessuna indicazione di eventuali aperture; erba alta a testimoniare che nessuno vi mette piede da mesi o forse anni; scritte a bomboletta e una lunga teoria di lampioni spaccati. Ecco come si presenta oggi la pieve di San Michele a Capoliveri, chiesa romanica poi trasformata in cimitero, che vide tra le sue frequentazioni anche un papa.
“Progetto di restauro conservativo cofinanziato dall’Unione Europea”: ma se oggi viene tenuta cosí, non è usufruibile per chi vuole visitarla, forse quei soldi l’Unione Europea faceva meglio a spenderli per un ombrellone, una sdraio e un gelato...
Lettera firmata









