Ho seguito - scrive Roberto Borra - il percorso della scia sino ad arrivare ad avere la capitaneria al traverso, e la scia arrivava ben oltre e non si diluiva subito come normalmente accade a quella provocata dalle eliche.
Le buche sono delle vere macchine da guerra e ogni anno sono la principale causa della maggior parte degli annegamenti. Colpiscono sia a mare calmo che agitato, senza distinzione di età e di capacità natatorie. Tragedie queste, che potrebbero essere evitate conoscendo il pericolo e i propri limiti. L’imprudenza è sempre la principale causa di tali incidenti e i Bagnini che ho visto all’opera sulla spiaggia della Biodola ne sono ben consapevoli.
Fine settimana all’insegna dell’attività di vigilanza per gli uomini della Guardia Costiera. Tra venerdì e domenica sono state infatti numerose le ore di pattugliamento a mare, ad opera delle motovedette CP 892 e CP 553, oltre ai battelli pneumatici impegnati nell’operazione Mare Sicuro, allo scopo di verificare la corretta fruizione del mare da parte dei diportisti, reprimendo tutti quei comportamenti non in linea con le vigenti normative.
All’Elba dove le accuse al parco nazionale si sprecano da anni perché impedirebbe chissà cosa, le cronache da settimane denunciano che molte calette private dell’isola i padroni le chiudono sbarrando l’accesso al mare. Intanto gli abitanti denunciano lo stato di abbandono dell’isola di Giannutri. E non sarebbe ancora quasi nulla se non si apprendesse da dati sempre di questi giorni che da Marina di Carrara a Capalbio, 265 chilometri di spiagge non sono quasi mai accessibili a tutti, i sentieri sono sbarrati, le proprietà blindate.
Altra giornataccia per i collegamenti ed in particolare per la contestatissima "Lora D'Abundo" della Toremar che un po' di vento di Ponente -Maestrale a fare rotta di nuovo su Portoferraio, in luogo che su Rio Marina. E rimanendo sul fronte dei traghetti c'è chi fa rilievi alla politica della bigliettazione della società sovvenzionata.
L'esemplare fotografato appartiene ad una specie la cui presenza sembra non sia stata mai rilevata nelle acque del Mediterraneo
Un incendio si è sviluppato nei pressi della località Vecchio Papa - Acquabona di Portoferraio nella tarda serata di domenica 15 Luglio. Le fiamme scoppiate nella vegetazione ai margini della nota azienda agricola e sviluppatesi nell'adiacente canneto, hanno creato problemi soprattutto per il denso fumo che si levava dall'area in questione, contigua al tracciato della Strada Provinciale n. 26 Portoferraio - Porto Azzurro.
E' sufficiente fare una rapida escursione a Giannutri per rendersi conto dei disagi che si stanno creando agli abitanti ed al territorio, un degrado altissimo mai visto, dovuto ad incuria dell'Amministrazione Comunale che non vigila come dovrebbe (anzi non vigila per niente) . A cominciare dal servizio di nettezza urbana che invece di essere migliorato è stato affossato.
"Sto seguendo - afferma lo studioso portoferraiese - la vicenda della nave veloce Corsica Ferries. Al di là della personale considerazione che non sia ridurre il tempo della traversata (peraltro già breve) a stimolare il turista a spingersi all'Elba, bensì o magari il prezzo della stessa, ho letto il commento del turista comasco il quale è indubbiamente preoccupato degli impatti dell'anomalo moto ondoso generato dalla motonave. Non conoscendone però l'entità non sono in grado di affermare quanto da lui sostenuto. Effettivamente il fenomeno di eradicazione delle piante, se imputabile alle onde, è e rimane fenomeno gravissimo, considerando che una perdita netta di superficie ricoperta dalla prateria è sostanzialmente un danno permanente e irreparabile dati i lentissimi ritmi di crescita e/o ricrescita della stessa. Ciononostante la letteratura scientifica (peraltro sterminata e ricchissima) non affronta il problema di moti ondosi anomali ed effetti oggettivamente misurabili sulle praterie. Anzi uno dei ruoli svolti e riconosciuti alla pianta è proprio quello di smorzare il moto ondoso attraverso la struttura nota con il nome di "matte".
Il Sindaco di Marciana Anna Bulgaresi appreso quanto accaduto a Sant'Andrea nel pomeriggio di venerdì ha espresso il proprio ringraziamento a Daniele Lupi e Mauro Cardella per il tempestivo intervento che hanno effettuato nell'occasione, e per aver sventato quella che poteva rivelarsi una vera tragedia.
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