Scritto da Toscana Notizie apprendo che sarà recuperato l’arsenale delle Galeazze e verrà riusato per far nascere a Portoferraio il centro di interpretazione del santuario pelagos.
Nel bilancio pubblico sono stati trovati tre milioni di euro per tutto questo.
“..Sta finalmente diventando opinione condivisa la convinzione che l’uso ai fini economici del monumento storico non soltanto sia legittimo,ma si doveroso nell’interesse della città e del monumento stesso ,che deve perdere ogni immagine di bene improduttivo e fonte solamente di costi,nobili quanto si vuole,ma comunque costi.Una moderna filosofia dell’uso ai fini economici dei beni culturali non può che scaturire da una cultura radicata e consapevole delle reali dimensione storica ,artistica e tecnica del bene stesso.Non è soltanto un problema di restauri ,ma più in generale di riusi .Qualunaue nuova destinazione deve essere coerente con la qualità del monumento e con la cultura che esso esprime ,ciò presuppone una conoscenza scientifica e analitica del passato ,senza la quale è impossibile aver un rapporto corretto con un bene culturale”
Queste sono testuali parole di un passo tratto dalla Prefazione di “Portoferraio. Architettura e urbanistica 1548-1877” importante testo per la conoscenza di Portoferraio scritto da Amelio Fara uno dei massimi studiosi di architettura della fortificazione.
Non v’è dubbio che l’arsenale delle Galeazze è monumento storico e anche bene culturale esprimente una civiltà legata alla navigazione del mare in Italia, in Toscana, all’Elba.
Quale il riuso coerente con la qualità del monumento e con la cultura che esso esprime?
E’ il riuso delle Galeazze in centro di interpretazione del santuario internazionale dei mammiferi coerente con la qualità del monumento e la cultura che esso esprime?
Pare di capire che un primo lotto dei tre milioni di euro sarà per un intervento di consolidamento dell’edifico che è monumento storico tra i più antichi di Cosmopoli voluto e fatto costruire da Cosimo I dei Medici.
Ottima notizia, perché con il consolidamento si evita il completo declino e disastro dell’edificio che giace in stato di abbandono.
Col primo lotto di investimento pare di capire che oltre al consolidamento si procederà al recupero filologico delle testimonianze legate alla originaria funzione di arsenale navale.
Anche questa è ottima notizia: il recupero filologico servirà a mettere in evidenza la qualità del monumento, quale e quanta importanza l’edifico abbia avuto nella nascita della marineria toscana ed elbana.
A seguito di questi passaggi nascerà poi il nuovo Centro di interpretazione che entrerà a far parte della rete delle strutture divulgative presenti sul territorio regionale, a supporto delle attività dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità, rafforzando il ruolo della Toscana come laboratorio avanzato di educazione ambientale, tutela del mare e promozione di un turismo consapevole.
Si può non essere favorevoli alla nascita di un luogo di conoscenza e divulgazione delle scienze ambientali marine ,della biodiversità ,di educazione ambientale della tutela del mare, della promozione di un turismo consapevole?
Non sono certamente contrario al centro di interpretazione che è sempre meglio dell’attuale stato di abbandono.
Non sono favorevole al riuso dell’arsenale navale delle Galeazze quale luogo individuato per l nascita del centro di interpretazione, questo riuso non trovo coerente con la qualità del monumento e con la cultura che esso esprime.
Meglio sarebbe riusuralo come luogo dove illustrare la nascita della marineria e della navigazione.
L’Elba è stata territorio al centro di navigazione protostorica con il commercio del ferro, poi romana (nave oneraria), poi rinascimentale (galere, galeazze, galeoni).
La cultura della navigazione in Italia è un ricco intreccio di storia, tecnica e tradizione marinara, che affonda le radici nell'antichità.
Marcello Camici






