Nel mio ultimo articolo sulle risorse male o per nulla utilizzate a Marciana Marina, redatto in veste di cittadino, devo avere toccato qualche nervo scoperto della locale Lista per il Futuro: questo traspare dalle note di risposta della stessa Lista.
Tra l’altro, note confusionarie che regalano autogol e che mettono in un improprio unico calderone posizioni ed azioni mie personali, da cittadino, e quelle della attuale Amministrazione. Di Pietro urlerebbe il suo famoso “che c’azzecca”?
Una cosa è certa: ove la capacità e l’efficacia amministrativa potesse essere misurata in base a parole, post, tristanzuole ironie, arroganza, mancanza di rispetto di persone e di idee altrui, la ex giunta Ciumei si sarebbe dimostrata insuperabile e destinata a lunga vita.
La storia ed i fatti oggettivi narrano, invece, di un lungo decennio di occupazione fine a se stessa, di operatività limitata a carte e lucrose parcelle per interventi mai effettuati, di irrisolti problemi del paese e di assenza di qualsivoglia concretezza.
Il paese ha solo subito, ad esempio e come già accennato nel precedente articolo, l’assenza di interventi per il Centro Congressi ed il decennale accompagnamento al suo degrado; lo spreco inutile di risorse pubbliche per la nuova faraonica Sede Comunale, per l’orribile scalinata e per i suoi arredi; la realizzazione di illuminazioni pubbliche discutibili, costose e di vita forzosamente così breve da non essere più attive; il disinteresse per un Piano spiagge mai affrontato, accontentandosi di bandiere blu accompagnate dalla ridicola confessione che il necessario depuratore fosse “autorizzato da anni” piuttosto che effettivamente realizzato e reso operativo.
Così, gli sbocchi dei troppo pieni lungo le coste marinesi continuano a fare bella mostra di se con i turisti , regalando sversamenti liquidi “profumati e limpidi”; la Torre è stata ancora più ferita per l’assenza, mai sanata nei soliti lunghi 10 anni, di un semplice impianto parafulmine; il Polo sportivo, con la piscina che avevo convintamente criticato e della cui utilità ed economicità ancora dubito, che continua ad attendere un progetto che meglio sfrutti le “maggiori potenzialità” degli spazi e delle strutture oramai esistenti.
Ad onore del vero, però, un progetto è stato costosamente perseguito con cieca determinazione dalla Lista per il Futuro: il Piano Regolatore del Porto unitamente alla variante al Regolamento Urbanistico, il tutto meglio conosciuto come “nuovo Porto”.
Un progetto esecrabile dal punto di vista ambientale, paesaggistico e socio-economico, carente nello studio e nelle garanzie sugli effetti sulla costa marinese, non più adeguato ai tempi, e che, dulcis in fundo, avrebbe fatto fuori in un solo colpo tutti gli operatori locali dei servizi nautici.
Ora, quel costosissimo disastro, è stato declassato, nelle ultime note della Lista per il Futuro, addirittura a “semplice riqualificazione architettonica”? Ancora sussiste la chiara volontà di prendere in giro i cittadini, mistificando la realtà di un orrendo inutile ecomostro mangia-operatori.
Eppure, i membri della Lista sembravano essersi resi conto, per quanto hanno scritto, che la loro amministrazione e quel progetto lautamente pagato con denari comunali, fossero stati sonoramente bocciati proprio dai cittadini, elettori marinesi o meno. Illusione, alimentata da una Lista per il (brutto) Futuro Sventato.
Resta, quindi confermata tutta la pesantezza dell’eredità lasciata dalla ex giunta Ciumei all’attuale Amministrazione, e mi auguro che quest’ultima sappia e voglia presentarsi alla cittadinanza, in una assemblea pubblica, per illustrare lo stato reale delle situazioni riscontrate e dei soldi spesi, e per preannunciare progetti utili per il paese.
Paolo Di Pirro






