Il sindaco Zini fa sapere su questo giornale che c’è stata difficoltà per condizioni meteo avverse (non si può partire né arrivare sull’isola) nel far fronte ad una emergenza sanitaria legata a patologia tempo-dipendente (prognosi migliore quanto prima vengono somministrate cure adeguate, prognosi peggiore quanto più tardi tali cure vengono somministrate).
E’ una situazione che all’Elba, specie in inverno, può avvenire di frequente e per questo diventa vitale la “stabilizzazione” del paziente in loco.
Per far ciò deve esistere dentro l’ospedale di Portoferraio un protocollo per farvi fronte.
Il direttore sanitario deve esserne a conoscenza.
Per questo più volte nel passato ma anche di recente su questo giornale vedi http://www.elbareport.it/politica-istituzioni/item/42012-alcuni-interrogativi-sul-protocollo-di-emergenza-urgenza ho chiesto chiarimenti al direttore sanitario.
Non ho avuto successo.
Queste erano le richieste che avevo rivolto al direttore sanitario del nosocomio di Portoferraio:
1) Quali e quante figure professionali costituiscono l’Unità di crisi messa in piedi in caso di emergenza da patologia tempo dipendente nell’ospedale di Portoferraio durante condizioni meteo marine avverse (non si può partire né arrivare sull’isola)
2) Che cosa prevede il protocollo che l’azienda si è data per l’emergenza-urgenza nell’ospedale di Portoferraio
3) In che cosa consistono i 7 livelli di cui fa cenno parlando di questo protocollo.
Ora, davanti alla ennesima situazione di patologia tempo dipendente in corso di condizioni meteo marine avverse leggo che il sindaco di Portoferraio su quanto accaduto scrive “questa è la dimostrazione lampante di cosa significa l’insularità nei servizi essenziali e di quanto sia necessario farlo intendere a chi deve organizzarli e garantirli, specialmente quelli legati alla salute delle persone”.
Invito il sindaco a far sue le domande di cui sopra e proporle alla direzione sanitaria dell’ospedale di Portoferraio: gli auguro successo.
Si può facilmente comprendere per me, cardiopatico e potenziale utente in quanto abito a Portoferraio, la conoscenza dettagliata di tale protocollo è un diritto.
Marcello Camici






