Lettera aperta al Sindaco di Rio
Gent.mo Avv. Marco Corsini, dopo aver letto l’articolo su Elbareport e la lettera dell’Avv. Scoppettone di Genova riguardante l’assegnazione in concessione alla società commerciale della “baracca” di Bagnaia, il fabbricato demaniale ancora così chiamato dai vecchi Bagnaiesi, non posso non farle cortesemente almeno due domande:
1) Conosce davvero la situazione in cui versa la spiaggia di Bagnaia durante la stagione estiva?
2) Rammenta davvero il significato di taluni pregnanti articoli dello Statuto del Comune di Rio?
Sul primo punto le segnalo, infatti, l’impatto fortemente negativo di un’attività di diving, quale quella esercitata dalla società commerciale Karibu, a strettissimo contatto con un’area giochi per bambini, in mezzo ai bagnanti che stazionano nella prospicente area libera della spiaggia, con le sue 2 barche di 7,5 mt che attraccheranno ad un pontile del tutto inadeguato già per le imbarcazioni dell’area boe di due concessionari, un’attività che attirerà ulteriori autovetture parcheggiate inevitabilmente nella ZTL senza considerare, infine, l’inquinamento non solo acustico derivante dai compressori per le bombole dei sub; Sul secondo punto le ricordo invece l’art. 4 dello Statuto (Principi ispiratori dell’azione comunale) ove si dichiara che il Comune riconosce e garantisce la partecipazione delle formazioni sociali, sostiene il libero svolgimento della vita sociale dei gruppi, della comunità locale e favorisce lo sviluppo e l’azione delle associazioni democratiche e di volontariato; e che dire dell’art. 63 (Associazionismo e Volontariato) con il quale il Comune riconosce, promuove e valorizza le forme di associazionismo presenti sul territorio al fine di promuovere forme di volontariato che coinvolgano la popolazione in attività svolte per il miglioramento della qualità della vita personale, civile e sociale e per la tutela dell’ambiente.
A leggere questo articolo sembra quasi che sia stato scritto pensando alla meritoria attività decennale svolta dall’Associazione Amici di Bagnaia o di analoghe associazioni.
Ora invece, rifletta saggiamente sulla proposta avanzata dall’Associazione volontaristica non lucrativa “Amici di Bagnaia” la quale si è offerta di dotare la c.d. “Baracca” di docce e di bagni pubblici anche per disabili, di un locale di primo soccorso, di un punto di informazione turistica ed infine di un ricovero per piccole imbarcazioni così da liberare la spiaggia antistante, destinando il primo piano del fabbricato demaniale a sede dell’Associazione, sicuramente usufruibile anche per riunioni aperte ai residenti e ai villeggianti.
Mi piace ricordarle inoltre che l’Associazione Amici di Bagnaia non solo negli anni ha provveduto a ripulire periodicamente la spiaggia e il fondale marino ma nel bando di gara ha pure proposto di organizzare attività ricreative per bambini avvantaggiata dal fatto che proprio accanto al fabbricato demaniale vi è già un’area attrezzata a tale scopo. Concludo sperando davvero che voglia evitare un sicuro contenzioso amministrativo rivedendo l’assegnazione provvisoria del fabbricato alla società Diving la quale, mi conceda un’ultima osservazione, si fregia di un nome che pur significando in lingua Swahili “benvenuto” meglio si adatterebbe ad un diving di Malindi, senza considerare poi che il Karibu è un nobilissimo animale delle zone artiche ma che certo non evoca la nostra isola mediterranea che lei ha l’onore di governare.
Dott. Roberto Verrucchi







