Caro Sergio,
la probabile origine da pipistrelli dei Coronavirus, il fatto che i nostri animali domestici possano essere un reservoir del Coronavirus, le varie zoonosi degli ultimi decenni, il punteruolo delle palme, la Xylella fastidiosa che minaccia gli ulivi, la presenza sempre più marcata di cavallette nel territorio elbano e tanti altri segni danno ragione a Fernando Pessoa quando affermava che siamo la metamorfosi della stupidità passata.
La vita, che coincide con la salute, è complessa e richiede quindi un approccio complesso: la deforestazione ed altri cambiamenti nell’uso della terra, il trasferimento di animali selvatici e piante - illegale e scarsamente regolato, i cambi climatici, l’agricoltura e gli allevamenti intensivi, le polveri sottili della Lombardia e di Wuhan, la facilità dei viaggi aerei e degli scambi commerciali sono fenomeni interrelati, che possono essere compresi solo se l’uomo si ferma nella sua smania di progresso, che coincide ormai con la disumanizzazione.
Scriveva nel 1969 Wendell Berry:
“Abbiamo vissuto la nostra vita supponendo che ciò che era buono per noi era buono per il mondo. Abbiamo sbagliato. Dobbiamo cambiare la nostra vita in modo che sia possibile vivere con l'assunto contrario, ciò che è buono per il mondo sarà buono per noi. E ciò richiede che facciamo lo sforzo di conoscere il mondo e imparare ciò che è buono per questo".
La salute umana, quella animale e quella ambientale sono integrate tra di loro nel One health o, meglio, nel Planetary health, in cui cambiamenti climatici, degradazione del suolo, uso dell’acqua, problemi di cibo, biodiversità sono fenomeni connessi, inestricabili.
Adolfo Santoro






