Stiamo vivendo momenti complicati, di cambiamento, di nuovi orizzonti, nuove visioni. La pandemia di Covid-19 che ha interessato tutto il pianeta senza distinzioni tra Paesi ricchi, in via di sviluppo o poveri, possiamo definirlo un virus altamente democratico, pone l’umanità di fronte ad una realtà: la terra non ci è amica ed è pronta a farci fare la fine dei dinosauri, che equivale all’estinzione dell’essere umano. Oltre alla natura non amicale ci si mette l’uomo con le sue armi di distruzione nucleari, altamente distruttive. Non possiamo non pensare che un giorno, il più lontano possibile, qualcuno schiaccerà il famoso bottone rosso e…puff…la Terra…
Per questo pare arrivato il momento di ipotizzare, di avere una visione del famoso Pianeta B, che ora non abbiamo. La via d’uscita dalla Terra che come l’uomo ha un suo inizio ed una sua fine. Per permettere all’umanità di sopravvivere in caso di olocausto naturale o provocato dall’uomo.
L’umanità nei secoli è progredita grazie alla visione di pochi uomini che hanno anticipato il futuro, Leonardo da Vinci, Keplero, Einstein, Napoleone, a volte cambiandolo, comunque nulla rimane uguale al prima nel dopo. Il Covid-19 è questo momento di cambiamento, di nuovi paradigmi. Il segnale è chiaro sta a noi trovare la soluzione.
In questi anni si è presentato al mondo un signore nato in Sudafrica, imprenditore e uomo d’affari americano: Elon Musk, che ha fondato X.com, Space X, Tesla Motors. Nato a Pretoria nel 1971. Un NERD, che è stato bullizzato dai suoi compagni di scuola, perso nei suoi sogni ad occhi aperti sulle sue invenzioni, un bambino basso, introverso, asociale. Un figlio che alcun genitore vorrebbe. Lontano anni luce dal prototipo dello studente modello dominante nella società anglosassone, atletico, affascinante, alto, sociale.
Questo signore, dopo essere diventato multimiliardario, potrebbe vivere di rendita per tutta la vita e quella dei suoi discendenti, magari in una sua isola nei Caraibi. Ha una visione: Marte. Il nostro Planet B!?
Si dice altamente fiducioso che sbarcherà gli esseri umani su Marte entro il 2026, attraverso lo sviluppo di Space X del suo razzo Starship (Astronave): un velivolo in acciaio inossidabile. Per andare su Marte attualmente ci vogliono sei mesi, e la finestra per il lancio si presenta ogni due anni, ma ritiene che potrebbe essere ridotto a un mese. Ha continuato dicendo che nel tempo si può rendere Marte simile alla Terra trasformando il pianeta riscaldandolo; la prima colonia sarà un ambiente minuscolo, pericoloso, di frontiera quando inizieranno a stabilire la produzione dei combustibili, la produzione del cibo, le centrali elettriche. La sua visione, il suo sogno, quello che immagina nel futuro, attraverso Space X per aiutare l’umanità e prevede di creare una colonia di umani su Marte. Con sue leggi. Una volta che Space X raggiungerà Marte, colonizzerà il pianeta e tutti gli insediamenti marziani
saranno trattati utilizzando i principi di autogoverno, dichiarandosi l’ente di governo nello spazio, che non riconoscerà il diritto internazionale terrestre che governa la Terra sul pianeta rosso. La strada per rendere l’umanità multiplanetaria.
“Vuoi svegliarti la mattina e pensare che il futuro sarà fantastico – ed è questo che significa essere una civiltà che viaggia nello spazio. Si tratta di credere nel futuro e pensare che il futuro sia migliore del passato. E non riesco a pensare a niente di più eccitante che andare là fuori ed essere tra le stelle”, E. Musk.
Perché Marte? E’ ad una distanza media di 140 milioni di miglia, è uno dei pianeti abitabili più vicini alla Terra. Si trova a circa la metà della distanza dal Sole rispetto a noi, quindi ha ancora una luce solare decente. Fa un poco freddo, ma possiamo riscaldarlo. La sua atmosfera e principalmente CO2 (anidride carbonica), con azoto e argon, il che significa che possiamo coltivare piante sul pianeta rosso semplicemente comprimendo l’atmosfera. La gravità su Marte è circa il 38% di quella della Terra, quindi saresti in grado di sollevare oggetti pesanti e girarti intorno. Inoltre, il giorno è notevolmente vicino a quello della Terra. La cosa importante è stabilire su Marte una civiltà autosufficiente.
Il desiderio umano di andare sul pianeta rosso deriva dalla cultura e dalla fantascienza ma Musk è guidato da una visione colonialistica, non da un motivo scientifico per la scoperta e la ricerca, ma invece è un fattore colonizzatore, imperialistico, di valore di proprietà, dominante, per questo vincente!!!
Enzo Sossi






