Nei giorni scorsi, all’esito di una “indagine lampo”, i Carabinieri della Stazione di Rio hanno deferito alla Procura della Repubblica di Livorno, M. D. e C.W., cittadini riesi responsabili di furto aggravato, deturpazione di bellezze naturali e violazione della normativa specifica che tutela le “aree protette”, per aver effettuato scavi abusivi all’interno delle miniere di Rio, anche con l’utilizzo di un escavatore, estraendo circa 20 kg. di minerali (pirite ed ematite) per la successiva commercializzazione illecita del materiale.
È il caso di precisare che l’intera area, di proprietà demaniale, è sottoposta a vincolo paesaggistico e gestita dal “Parco Minerario dell’Isola d’Elba”.
Durante le indagini e nel corso di specifici appostamenti, i militari hanno colto in flagranza di reato uno dei due uomini mentre, all’interno di una grossa voragine precedentemente aperta con la complicità dell’altro indagato, stava estraendo del minerale con l’utilizzo di attrezzi da scavo, tutto sottoposto a sequestro penale dai Carabinieri.
M. D. è stato anche sanzionato per la violazione delle recenti norme sul contenimento della diffusione del contagio da Covid – 19, non essendovi ragioni di necessità che ne giustificassero la presenza fuori casa.
I due ora rischiano una pena che può raggiungere anche i 6 anni di reclusione.






