In questi giorni si è svolto un evento politico nel New Hampshire con protagonista Donald Trump che ha dato al mondo uno sguardo bruciante su come sarebbe stato un suo secondo mandato. Spetta ai repubblicani e, alla fine agli Stati Uniti nel loro insieme, decidere se rivedremo tutto da capo.
L’ex Presidente e leader delle primarie del GOP ha mostrato perché i suoi fan lo adorano. In cui tra esplosioni di negazionismo elettorale, furia selvaggia, misoginia e genuflessione al Presidente russo Vladimir Putin, ha mostrato perché molti del Partito Repubblicano temono che possa nuovamente alienare un numero sufficiente di elettori per consegnare la Casa Bianca ai democratici nel 2024. La realtà del forte vantaggio di Trump nei sondaggi è che milioni di elettori dell’elefante non considerano squalificante questa versione del Presidente più dirompente della storia statunitense. Pare sia esattamente quello che vogliono. Se alla fine diventa il candidato per la terza volta consecutiva, ha la possibilità di essere il prossimo Presidente USA.
L’evento ha segnato praticamente la prima volta, almeno al di fuori di un’aula di tribunale o sotto giuramento, che Trump è stato chiamato a rendere conto pubblicamente delle sue bugie sulle elezioni del 2020 e del suo ruolo nel aver incitato un attacco di massa al Congresso da parte dei suoi sostenitori. Uno degli aspetti più notevoli, ma non sorprendenti è che, dopo tutto quello che è successo nel 2020, non c’è stata alcuna auto-riflessione o cambiamento dei suoi istinti antidemocratici o nella sua insistenza contro ogni prova che le elezioni fossero truccate.
Alcuni oppositori credono che la sua presidenza, segnata da scandali infiniti, caos e sfide al limite del suo potere, sia stata un disastro, mentre molti fan hanno percepito il suo mandato come un periodo di prosperità e successo. Comunque, diversi degli elettori repubblicani hanno ammesso di desiderare che Trump potesse essere più disciplinato. Fa parte del paradosso del suo fascino: la sua natura selvaggia attira e respinge i suoi fan allo stesso tempo. Il Presidente Joe Biden ha adorato Trump durante l’evento, scommettendo che la condotta sfrenata e la sua ossessione per il negazionismo elettorale alieneranno nuovamente la maggioranza degli elettori.
Tuttavia, otto anni dopo la stretta mortale di Trump sulla politica statunitense, pare chiaro che la sua popolarità non è solo radicata in una figura selvaggia in gran parte concentrata su rimostranze personali. Parla anche a qualcosa di profondo dentro milioni di cittadini statunitensi e rappresenta una possibile connessione/collegamento del carattere nazionale e dell’atteggiamento verso la democrazia. Ancora, sta guidando la corsa repubblicana, il che significa che spetta ai media fare il proprio mestiere. Trump semplicemente non se ne andrà.
Enzo Sossi