La "nostra" Teresa Marghieri (specializzata in un occhiuto controllo di quanto accade di bello (e di un po'meno) nel Centro Storico Ferajese, ci ha inviato una notarella informativa su quanto accade in loc. Ghiaie, relativa a ospiti colti davvero "nel momento del bisogno":
"Stamani come ogni giorno sono passata dai giardini delle Ghiaie,e ho sentito persone in vacanza che si lamentava per la chiusura dei bagni pubblici.
Aprile, Maggio, Giugno in periodo di gite mi succedeva lo stesso di persone che avevano bisogno dei bagni e non potevano essere utilizzati.
Adesso, con la stagione iniziata, non c'è segno di apertura e, considerato che i bagni sono sempre a pagamento, non riesco a capire il perché del disservizio e da chi dipenda.
Credo che sarebbe il momento di intervenire e dare la possibilità, anche a chi viene solo un giorno, di fare la doccia e poi partire..."
Allora Teresa, a quanto ci è stato riferito, l'orario di funzionamento del servizio, rispetto al passato e con un nuovo gestore, si è molto contratto, riducendosi a poche ore giornaliere (4 in due tranches?)
Speriamo di essere smentiti, perché altrimenti - a proposito di intime contrazioni - l'alternativa potrebbe solo essere quella di invitare i potenziali fruitori degli igienici servizi, un altro conferito dal comune alla partecipata, tra quelli che tutto il quarto mondo ci invidia, a regolare le loro pulsioni (non amorose eh!) e i loro orologi biologici, rigidamente in concerto (sai che concerti nell'ora di punta !) con il draconiano regolamento deiettorio comunale.
E tra anni qualcuno ricorderà, con una punta di nostalgia: "Eh caro lei, quando c'era Lui, gli sciacquoni si tiravano in orario!"
Sergio